Il Ducati Day Pompone batte quattro
Ore 7.30 suona la sveglia e prima delle 9.30 ho un sacco di tempo… sbagliato, 08.30 di fronte al Cafè Manin di Asolo altri Pomponi mi hanno già preceduto. Ma come, sbaglio o fino a 48 ore fa c’erano pochi possibili motociclisti in lista? Beh, ormai ne siamo abituati, però sappiamo che alla fine ci sorprendono sempre. Neanche il tempo di organizzare il welcome set che il piazzale è già pieno di rosse, aquile, noalesi e arriva anche una Tornado; caschi nuovi, caschi noti e vecchi caschi che sono una garanzia appena li vedi per un gruppetto di 93 amici di cui 85 moto. Quanti cilindri in totale? A voi il calcolo.
Arriva l’ora dell’ardua impresa, la foto di eccellenza che sia una immagine totale a ricordo del giorno in rosso. Scegliamo il frontale di Villa Razzolini Loredan, a pochi metri dal punto d’incontro: siamo fortunati, Renato il responsabile ci autorizza e allora gran casino e dura vita al fotografo per un po’ di minuti. Non riusciamo più a tenerli, hanno già la mano sul gas in attesa della motogirata.
Salutiamo e ringraziamo il Caffè Manin, che ci ha rifocillati per bene e ci avviamo per le strade di Maser, il capocolonna è Testagrossa su SF848, che ci tiene legati (non ditegli che correvo avanti e indietro per tenerli uniti, altrimenti si incavola). Il serpentone danza qua e là in mezzo alle colline del prosecco fino all’inizio del km lanciato, il Fadalto; il gruppetto si sbriciola, mi ritrovo davanti e devo spingere per tirare il gruppo, quando arriva un Pesce su MS1200 in prova, in scia a Ciccio Panigale e in un curvone a sinistra mi superano e spariscono. Ok loro sanno guidare una moto, io vado al mercato!
Ritornato a condurre, con Testagrossa decidiamo di raggruppare tutti in cima al Nevegal, mi fermo, giù il cavalletto, scendo e tento di trattenere la M1100EVO ma leva frizione e pedana cambio sono andate! Alcune imprecazioni e ripartiamo, sono un po’ zoppo ma si prosegue. In pochissimo tempo raggiungiamo la birra, siamo alla Birreria Pedavena, e ci troviamo di fronte il Falappa camper, perché? Manudesmo sa tutto, o meglio, è una sua idea per il Pompone, quindi se c’è il camper c’è anche Giancarlo. Buono il pranzo, animato dai Motorari del Fien che stuzzicano la biondina Desy fino al cambio maglietta... ora anche lei è una Motorara del Fien DOCG.
È tempo di ripartenza, molti di noi puntano il manubrio verso casa, mentre altri arrivano in valle dove Mr Pompone ci aspetta con casse di birra, storie surreali ma vere e tante risate. Purtroppo, ancora una volta non possiamo lamentarci di voi, grazie a tutti i Pomponi, sconosciuti o meno, a presto.
Desmosecco