BIRRERIA "AI BUEI"
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https://www.facebook.com/ricky.bueoRICCARDO PIATO > anno 1975
Il Ciao di mia madre fu il primo mezzo a ruote che già usavo ai 13 anni, da li la prima elaborazione con marmitta Proma, mi piacevano le piccole moto, fregavo il Malaguti del fratello, poi presi una Vespa 50 Special, successivamente, il Peugeot 103 e poi sempre un Peugeot Rapido. Ai 18 anni passo alla macchina, una Golf GTI 1800 prima serie.
Mio fratello aveva distrutto la sua, un GTI bianco, un occasione arrivata per caso ne presi una identica di color Nero a pochi soldi e delle due ne feci una, all’epoca faceva la sua bella figura. (fu demolita nel 1999 e a distanza di anni me la sono ripresa lo stesso modello del 1983 restaurandola completamente.
Post naia, avendo nel frattempo venduta la mia Vespa, ne porto a casa un’altra, poi con il passare del tempo, passo agli Scooter, prima un Gilera 125, poi 180, e man mano vado su un Yamaha 400, un 500 e 530 arrivando ad oggi con un Honda 750. Non avevo ancora le idee chiare nel mondo della moto, ma ad un raduno Vespistico del 2008 a Pederobba, sono stato meravigliato di tutto quello che girava attorno al mondo Vespa.
Ormai eravamo un gruppo di malati Piaggio, avevo preso una Vbb 150 del ’63, per passare alla 200 Rally e, con questa, si andava a Roma per una girata, il cruccio era arrivare sotto al Colosseo in sella, da cosa nasce cosa, avendo conosciuto il Presidente del Vespa Club Italia, nel 2010 nasce a Bassano il Vespa Club.
Da allora non solo raduni nel triveneto, ma partecipazioni alle gare Audax di regolarità, nel 2014 vincevo la “500 km delle Dolomiti” di un sabato nelle Dolomiti tra Veneto e Trentino con una Vespa faro basso del 1953.
Partecipavo per 3 volte alla gara storica Milano – Taranto, se non sbiellavo la terza volta avrei vinto. Diciamo che la malattia della Vespa mi ha portato ad aver un bel po’ di modelli, anche un Ape Ac2 del 1960, ma anche furgoni d’epoca oltre la mia GTI. Un desiderio personale, viaggio in USA e arrivare in Vespa a New York.
Un bel viaggio in compagnia con un’altra Vespa del 1958, verso Monaco di Baviera, più precisamente nella città di Landshut, per gemellarci con Club locale durante la Rievocazione Medioevale più grande d’Europa proprio nella città di Landshut.
Qualche hobby c’è: calcio, mountain bike, bici d’epoca (organizziamo con la Birreria ogni anno a settembre il “Criterium d’altri Tempi”, una passeggiata ciclostorica nel Centro Storico di Bassano), il mondo dei Motori d’Epoca Moto e Auto, la birra soprattutto e tutto il mondo della cucina con una strizzata d’occhio alla pizza e tifoso interista.
Per il lavoro, prendevo il diploma all’istituto alberghiero a Possagno, indirizzo cucina.
Primi stage erano all’hotel Ristorante “Villa Palma” a Mussolente e al Forte Crest a Milano.
Prima esperienza diretta alla pizzeria “Da Mimmo” nel 1989, come cameriere prima e poi come Aiuto Pizzaiolo, poi ancora alla Discoteca Amnesy a Valrovina e varie esperienze in locali della zona.
Dopo gli stage durante l’alberghiera facevo extra a “Villa Palma” per poi trasferirmi con lo Chef dell’epoca, “Al Pozzo “ a Mason Vicentino.
Nel 1996 amici mi proponevano la gestione di un piccolo bar in una Stazione di Sevizio Carburanti e qui il gestore era super contento, avevo triplicato il lavoro in pochi mesi e quel genere di lavoro mi entusiasmava.
Nel 1997 ho l’opportunità di entrare come socio in partecipazione alla birreria “Al Granaio” sempre a Bassano, da lì a poco capii che il mondo birra era la strada da seguire.
Nel frattempo organizzavo le famose “Cene delle Birrerie”, una bella sinergia con tutti i colleghi del territorio, per poi finire tutti i lunedì per “l’ultima” alla Discoteca Balera “Al Patio” a Rosà.
Nel 1999 il boss del “Granaio” vende tutto all’improvviso e qui scatta la molla, è giunto il momento di aprire un’attività in proprio.
Con Toiz, il mio socio, nel 2000 apriamo la Birreria ”Ai Buei” in Centro Storico a Bassano del Grappa.
Il nome, non volevamo qualcosa di convenzionale, allora rovistando nelle parole venete, “Buei” aveva un significato goliardico e simpatico, esagerato nel mangiare o altro, ma sta a voi capire il vero motivo quando verrete a trovarci.
Con la forza mediatica della Birreria e la passione del calcio, si organizzava e partecipava ai vari tornei estivi di calcetto, oltre al “Torneo NoStop di Pove” al quale sono legatissimo (partecipiamo dal 2002 con in squadra più di 100 amici/calciatori fino ad oggi), la famosa ed inarrivabile “Champions-Beer”, durata per 10 edizioni, dove ci sfidavamo tra locali, arrivando all’ultima finale, persa ahimè, con più di 5mila spettatori!
Nel 2017 facevamo un record di consumi, 1 milione di litri Spillati in 17 anni di apertura, solo con una regina delle birre, la bionda della HofBrauMunchen, parte delle 6 sorelle birraiole di Monaco di Baviera.
La birra è vero attira tutti, qualche VIP è passato di qua, tra calciatori professionisti ed anche della nazionale, comici e attori, piloti rallisti come il nostro concittadino Miky Biasion, il quale organizzò una delle rimpatriate Ralliste con tutti i campioni nel 2010, passarono di qua, Fiorio, Kankkunen, Allen, Auriol, Cerrato, Aghini. La ciliegina sulla torta, grazie ad un amico che ci portò a bere qualche birretta in compagnia con Jenson Button!
BIRRERIA “AI BUEI”