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MOTOPUB – APS “LA VECCHIA OFFICINA”

Via San Giorgio 55 (Ex Caserma Patussi)
33019
Tricesimo
Udine

Cellulare

347 1594772

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GIORGIO SCIALINO > anno 1957
Ma lo chiamano tutti GEORGE, in realtà è una storpiatura di Giorĉ,
il suo nome in lingua friulana.
Tredici anni e già usavo un 50 Munstang Italjet super elaborato. Perdevo il mio tempo libero nell’officina di papà, visto come andava forte il mio bolide, pensò bene di levare i pezzi speciali, che rimisi di nascosto e lui che ne sapeva qualcosa, me lo riprese e smonto in pezzi. Il nonno era anche appassionato di moto e ai 16 anni mi lasciava usare la sua Gilera 124 5 V. Nel 1976 mi proponevano una Kawa 900, un sogno per l’epoca, ma io avevo già deciso cosa prendere, era una Norton 500 chopper. All’epoca in Friuli c’era un gruppo di chopperisti che si costruivano queste special e mi lasciai prendere da quel movimento.
Il mio primo viaggio con la Norton era a Monaco. Facendo gli sboroni, sorpassammo un pullman di ragazze e una valvola rotta ci costrinse ad un’odissea per il ritorno, spingemmo sotto la pioggia, poi con l’aiuto di italiani riuscivamo a farci portare con un camion di spedizioni la moto fino al Brennero, poi a casa in treno. Altri viaggi erano in stati europei, andavo 2 volte all’Elefanten Treffen a Salisburgo in Austria e a vari motoraduni.
Nel 1978, modificavo il chopper, ci infilavo il motore di una Yamaha XS 650m una forcella alta 130 cm e accessori a go go, per un mezzo perfettamente illegale.
Con questa moto andavamo a Londra con l’amico Moreno nel 1980, poi lui rientrava da Parigi in treno e io proseguivo nel mio tour europeo.
Nel 1985 torno alla normalità, con una Honda VF 1100 C, ma al Motorshow a Bologna, avevo una terribile visione, c’era la nuova V-Max della Yamaha, fulmine a prima vista, ne ero innamorato, ne avevo 6 e in una ci mettemmo anche il turbo.
Nel 2005 fondavo il club “Clan Piccoli Bastardi”, dedicato ai 50 cc, chiaro che erano tutti super elaborati, c’era una gran bella compagnia ed era un piacere organizzare.
In casa conservo una decina di moto, qualche inglese, un originale chopper con motore Triumph Bonneville 900 della nuova generazione, una HD sportster per i miei giretti in zona e una V-Max.
Avevo anche un po’ di istinto racing e anche qui coinvolto da amici e dalle manifestazioni in tema, iniziai a partecipare alle gare di accelerazione Alpe Adria, con una Kawa ZX 12 e una Suzuki 1100 GSXR.
Non posso dimenticare le mie esperienze negli USA facendo dei test con le Harley Davidson, andavo 3 volte a Daytona.
Anno 2012, un viaggio indimenticabile all’Isola di Man per il TT, decidemmo di andare all’Isola con un furgone e 10 motorini. Eravamo uno spettacolo per il pubblico presente, eravamo annunciati addirittura da Manx Radio. Infatti, quasi nessuno conosceva quei motorini, per noi carichi di adrenalina, percorrere quei 60 km fuori giri diventava il must di ogni giorno.
Un altro hobby che ho dovuto abbandonare, erano i motoscafi veloci, non da competizione, ma per divertimento o sfide con gli amici.
Originario di Pagnacco UD, nazione Friulana.
Frequentai la scuola professionale di congegnatore meccanico. Le mie esperienze lavorative erano multiple: inbianchino, muratore per un anno, pulitore per cromature 3 anni, smaltino intonaco e per 4 anni leggevo i contatori dell’acqua per una cooperativa.
Nel 1997 la mia vita cambia, l’amico che avevo portato in moto in Inghilterra era Moreno Persello direttore della rivista Biker Life. Con lui andavo alle fiere, gestivo lo stand e per scherzo mi chiese di scrivere qualche articolo per la rivista. Premetto che il computer era per me un mezzo lunare e pensare di doverci scrivere mi faceva star male. Misi tutto il mio impegno e con buoni risultati, oltre alle riviste italiane collaboravo con altre di straniere.
Godevo di questo bel periodo e fui anche coinvolto dallo scrivere libri:
1_Il Fenomeno Streetfighter > 2_Febbre a 50 (dedicato ai motorini) > 3_ Uomini, moto, piloti e storie in Friuli (Dagli anni Venti al terremoto del 1976).
L’ultimo commissionato da Chittaro il presidente dell’Associazione Motociclistica Friulana, ricevetti 8 block notes scritti a mano da Leone Cecotti, con i testi ai quali dovevo aggiungere i contatti con i personaggi coinvolti e selezionare le foto.
Dicono che non sono normale, lo avete già capito e infatti nel 2018 inizio qualcosa di nuovo.
Volevo creare un locale, un posto per divulgare la cultura e la passione motociclistica.
Doveva essere spazioso e con gran parcheggio, essere simile a un’officina con spazio social per bere birra con qualche pietanza veloce. Non doveva mancare la musica con un bel palco esterno e organizzare eventi motoristici di ogni genere.
Volevo unire il mio hobby più grande, creando un’Associazione che diventasse un riferimento per Il territorio, quindi l’unico nome possibile era “LA VECCHIA OFFICINA”.
Iniziare era cosa dura, individuato il posto, la ex caserma Patussi a Tricesimo, di proprietà del comune. Parte della caserma era occupata da un museo dedicato ai veicoli della guerra e con l’aiuto della loro associazione riuscivo ad acquisire il fabbricato che mi interessava.
In un anno e un mese riuscivo ad aprire, solo per merito di una decina di amici che mi aiutavano e dopo 2835 ore di lavoro potevamo spinare la prima birra.
Un artista amico, Angelo Floreani, decorava con murales in tema i muri esterni, sopra all’ingresso un chopper e la scrittona “LAVECCHIA OFFICINA”.
Il locale è creato anche per voi che mi leggete e vi aspetto per una visita.
MOTOPUB “LA VECCHIA OFFICINA”